Triduo di Pontevico

IL TRIDUO 

Nel corso del Settecento le vite dei giovani bresciani sono state stroncate nelle campagne di Chiari e Calcinato durante le guerre contro gli eserciti Gallo-Ispanici e Austro-tedeschi. Dunque, i frati e le comunità decisero di celebrare per tre giorni consecutivi delle Sante Messe per ricordare le vittime. 

Quando gli apparati del Triduo iniziarono a diffondersi in tutto il territorio bresciano e nel 1778 la parrocchia dei Santi Tommaso e Andrea Apostoli presso Pontevico finanziò la costruzione del suo primo apparato. 

In quel periodo l’afflusso di fedeli che partecipavano al rito e si sentivano coinvolti era tanto grande da necessitare di guardie per il mantenimento dell’ordine. 

Queste funzioni chiaramente costituivano una grande spesa per la parrocchia; pertanto, si doveva chiedere un contributo alla comunità. 

Nel 1873, date le pessime condizioni della macchina del Triduo, fu indispensabile un parziale rinnovo interrotto dall’allungamento del presbiterio della chiesa stessa. La macchina fu quindi inaugurata soltanto nel 1890. 

Purtroppo, la chiesa prese fuoco nel 1959 e le fiamme cancellarono il grande apparato che soltanto negli ultimi anni è stato ricostruito ex novo. 

· I GIORNI DEI TRIDUI 

Le testimonianze raccolte dalla volontaria Annita Corbellini raccontano della "festività dei Tridui", i tre giorni consecutivi di preghiera e celebrazioni in suffragio per i propri defunti. Per assistervi anche famiglie contadine provenienti dalle cascine più lontane si presentavano con sporte piene di pane, salame, uova cotte e "la chiassola", una ciambella rustica. A seguito della prima visita alla chiesa ci si recava al cimitero, successivamente in osteria e infine di nuovo al luogo sacro per la funzione pomeridiana. 

· COME SI SVOLGEVANO 

Ad ogni sera dei tre giorni si celebrava con il discorso del predicatore di grido il solenne Ufficio funebre. Questo si concludeva con l'esposizione nella raggiera al centro del Triduo, 

illuminato da centinaia di candele e lumini ad olio, del SS.mo Sacramento. Il clero, i padri confessori e i confratelli "suffraganti" con camice bianco e mantellina rossa accompagnavano il tutto con dei grossi "torcioni". Inoltre, assidua era la presenza di musici e cantori.

 

Settembre 2024

Sarah Mor, Chiara Cavalli, Letizia Triboldi, Martina Tavolazzi, Benedetta Negrini